DEL PERCHE’ NON E’ PREVISTO UN PROTOCOLLO “NATALE DA SòLE”
Sòlail -, persona poco affidabile. La -, fare o subire una -, inganno, raggiro. Romano. |
(il giochino di parole vale sia al maschile che al femminile. Femmine, maschi: nessuno/a escluso/a. Machevelodicoafare? #benvenutinelmagicomondodellesòle)
Questo titolo mi piace talmente che sarà difficile rendergli onore. Per il momento è ciò che mi è piaciuto di più di questa vigilia di Natale. E comunque il connubio sola/sòla è meraviglioso. La sola cosa in cui mi sono identificata nell’attesa frenetica dell’arrivo di queste Feste.
La premessa è che il Natale io l’ho sempre atteso, anelato, preparato, addobbato, amato.
Io, per le amiche la Regina del non convenzionale, lo confesso: ho un “soft spot” per le Feste Natalizie. E anche per tutti gli annessi & connessi: smancerie con amici e famigliari, regalini inutili, lucine, nevicate eccezionali, sperare in un bacio inaspettato sotto al vischio, punch al mandarino, accessori e trucco oro, tacchi vertiginosi su cui spezzarsi un’anca scivolando sul ghiaccio, e canzoncine -anni ’80 possibilmente-. Last Christmas degli Wham! in primis.
Così mi scuserò in anticipo con chi ha una visione più profonda e romantica del Natale.
Io ve lo dico: fermatevi qui “raga”. Perché questa è la mia personale festa del frivolo: l’unico momento dell’anno in cui mi giustifico per qualsiasi eccesso di spese e di allegria.
Forse è per questo che recentemente l’imminenza delle Feste provoca in me sentimenti contrastanti. E sinceramente, da qualche mese in qua, provare dei sentimenti anche se non propriamente positivi comunque mi rassicura:
“Ehi, ma allora riesco ancora a provare qualcosa!”
Quello che sto cercando di dire è che il Natale non è roba per single. Né tanto meno per separati. E neanche per recentemente o meno divorziati, se è per questo.
Ed io sono indispettitissima. Perché in questa condizione mi viene negata la metà del divertimento.
Specifica: non che questo implichi implicitamente il desiderio di un/una fidanzato/a. E a tal proposito: a Natale tutti ti vogliono trovare il/la fidanzato/a. Quando tu, per esempio, ti sei a malapena ripresa/o dal classico percorso pissicologico del “ritrovare se stessi ed il piacere di stare da soli dopo una separazione”. Con annessa fattura dello psicologo, che chissà come mai, quando si avvicinano le Feste ti dice che il tuo percorso è da considerarsi terminato. E tu sòla sei pronta/o ma proprio pronta/o pronta/o per iniziare adesso in questo momento una nuova vita – E per contribuire ai regali di Natale della famiglia dello/a psico…
Perché la verità è che diamo fastidio, noi sòle.
Non ci intoniamo bene con l’albero.
E se qualcuno non sòlo poi magari ad un certo momento un po’ brillo sai le Feste ci becca sotto il vischio ed è COSTRETTO DAGLI EVENTI A BACIARCI?
…E poi daaaiii femmina-sòla! Quei tacchi e la scollatura e che trucco pesante e tutto quell’ oro… e poi si vede che ci hai dato dentro con quel punch al mandarino!!! (“sai poverina non ha più nessuno. Ma però è pure un po’ zoccola”)…
… E tuuuu maschio-sòla! Con la camicia slacciata o la cravatta troppo colorata e la caviglia provocante fasciata dal calzino in seta bordeux in vista che fai gli auguri a tutte sorridendo!!! (“gli uomini sono tutti uguali”)…
Ma non lo sappiamo noi sòle che il Natale si festeggia in famiglia?
Sì. Lo sappiamo.
