PRIMA TU, POI IO

Megan

L’attimo in cui smetti di respirare annaspo pure io. Nel momento in cui il tuo cuore cessa di battere il mio si spacca in due. Quando il tuo sguardo, vitreo, è ormai assente, i miei occhi si dipingono di blu malinconia. Ora che la tua luce ti è stata strappata con perfidia il mio petto è un solco vuoto furioso e dolente. Prima Agitu, poi io. Prima tu, poi io. Quante ancora se ne devono andare? Quante lacrime dobbiamo versare? Quanto odio dobbiamo assorbire ancora? Quanto? Quante? 

C’è un silenzio assordante attorno a me. Il mio è un grido di dolore. É il grido di Agitu, è il tuo, il nostro, il vostro… è un coro tuonante, iracondo, stanco e sofferente. 

Prima Agitu, poi io. Prima tu, poi io.

Immagini di Lucia Semprebon

3 pensieri su “PRIMA TU, POI IO

  1. Pensandoci, ti abbiamo lasciata sola, la condivisione non è il nostro pane, li dove l’incontrarsi si spezza sul muro della mentalità,dove le radici della tradizione decretano che qui ogni uno di noi muore crocifisso e vive portando la propria croce, dove quello che resta di questa civiltà che civiltà non é mai stata, non è nemmeno anima e nemmeno felicità…

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    1. Grazie per questo tuo pensiero bellissimo Cinzia. La nostra mentalità ci fa essere sempre troppo distaccati, troppo bene educati, ed in definitiva troppo lontani. Ci pensavamo ieri, che sì era davvero possibile che noi tutti l’avessimo lasciata sola Agitu.

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      1. L’intera comunità trentina se fosse realmente tale dovrebbe accollarsi la responsabilità della sua morte…non dobbiamo dimenticare di averla lasciata sola di fronte a problemi che solo “la politica”avrebbe dovuto affrontare.Non c’è giustizia se prima non c’è buona politica…Siamo tutti colpevoli!…1 gennaio 2021 non dimentichiamola!

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