Lisa Simpson, protagonista della famosa serie animata The Simpsons diventò vegetariana nel quinto episodio della settima stagione. La puntata Lisa the vegetarian uscì negli Stati Uniti d’America il 15 Ottobre 1995 ed ebbe molto successo tanto da vincere diversi premi per il messaggio ambientale che trasmetteva…
L’episodio inizia con la visita allo zoo di Springfield di tutta la famiglia Simpson durante la quale Lisa si affeziona ad un tenero agnellino. Tornati a casa, per cena Marge le serve costolette d’agnello e questo scatena in lei un forte rimorso che la porterà a dichiarare alla sua famiglia di non avere più intenzione di mangiare carne.
Per questa sua decisione viene sbeffeggiata da Bart e Omer, che nel frattempo organizza un Barbeque con tanto di porchetta, e tacciata di essere una rompi scatole perchè richiede un’ alternativa vegetariana a scuola dove il direttore proietta un documentario anti vegetariano che fa si che tutti gli altri la deridano.
Arrabbiatissima con tutti, riuscirà a riconciliarsi con gli altri grazie ad Apu, altro personaggio della serie dichiaratamente vegano, che farà incontrare Lisa con Paul e Linda Mc Cartney, anch’essi vegetariani e impegnati per i diritti degli animali. La chiacchierata con questi ultimi la farà convincere che, anche se convinta della scelta vegetariana, deve imparare a tollerare coloro che sono in disaccordo con le sue opinioni.
In pratica in una mezz’ora di puntata sono riusciti a raccontare, con la sarcastica genialità propria della serie, quello che succede più o meno a tutti quelli che decidono di diventare vegetariani o vegani, oggi come nel 1995.
Non credo che incontrerò mai Paul e Linda Mc Cartney, così come gli altri personaggi di cui scriverò, ma è confortante sapere che altri la pensano allo stesso modo, quindi viene riportato un breve elenco di personaggi famosi pescati a piacere in varie epoche.
UN PO’ DI STORIA
Pitagora è tradizionalmente considerato l’iniziatore del vegetarianismo in Occidente grazie ad alcuni versi delle Metamorfosi di Ovidio in cui viene desritto come il primo che si è dichiarato contro la pratica di magiare animali in quanto, insieme ad Empedocle, credeva che anche essi avessero un anima esattamente come gli uomini.
Parliamo del 500 a.C. circa e sappiamo che nell’Antico Egitto e in India già molti secoli prima era vietato il consumo di carne per motivazioni religiose.
Vegetariani si crede fossero pure Aristotele, Platone, Galeno e Seneca.
Pare che addirittura Ippocrate, considerato il padre della medicina moderna, mangiasse solo vegetali.
Tra gli esponenti più famosi troviamo diversi secoli dopo Leonardo da Vinci (1452-1519), vegetariano dichiarato tanto da rifiutare i banchetti di carne che i nobili gli offrivano per i suoi lavori.
L’amore per gli animali di Leonardo è narrato anche da Giorgio Vasari nel suo Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti in cui scrive: «spesso passando dai luoghi dove si vendevano uccelli, di sua mano cavandogli di gabbia, e pagatogli a chi li vendeva il prezzo che n’era chiesto, li lasciava in aria a volo, restituendogli la perduta libertà.»
Anche Lev Tostoj è stato un animalista e vegetariano convinto. Lui stesso descrive l’ esperienza in un mattatoio che lo ha profondamente segnato nel saggio Il primo gradino del 1891 (come introduzione alla versione russa del volume The etics of diet di H. Williams) nel quale scrive:
«Non bisogna indignarsi al punto di odiare gli uomini per pietà verso gli animali bisogna invece agire in conformità di ciò a cui spinge questo sentimento, e cioè non mangiare carne di qualsiasi essere a cui sia stata tolta la vita. Sono convinto che nei prossimi secoli la gente racconterà con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli animali per mangiarli. Il vegetarismo si diffonde molto rapidamente.»
Nel frattempo nel 1847 in Inghilterra era nata la Vegetarian Society e ha seguire anche Germania e Francia fondarono associazoni vegetariane (In Italia dovremmo aspettare la seconda metà del 900).
Mohandas ‘Mahatma’ Gandhi (1869 – 1948), noto per essere stato un importante guida spirituale per l’India e per aver portato il suo paese all’indipendenza con la disobbedienza civile, seguiva una dieta vegetariana molto rigida, in pratica vegana, perchè considerava uomini e animali creature di Dio allo stesso modo.
Era convinto che il progresso morale dell’uomo consistesse nell’amare e nel tutelare le altre creature e non nel sottometterle: «La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali.»
Si presume che anche Albert Einstein abbracciasse la filosofia vegetariana ma vi sono testimonianze contrastanti in proposito (gli indecisi non ci piacciono quindi lo tagliamo. n.d.r).
E LE DONNE?
Come al solito è molto più difficile trovare informazioni sulla vita delle donne, anche se altrettanto rivoluzionarie (spesso molto di più) dei loro corrispettivi maschili.
Sappiamo in ogni caso che molte sostenitrici del movimento femminista tra l’Ottocento il Novecento si schierarono apertamente non solo per i diritti delle donne ma anche per quelli degli animali.
Prima fra tutte, vera antisegnana dei tempi, Mary Wollstonecraft Godwin (1759–1797), filosofa e scrittrice, considerata una delle fondatrici del femminismo in Gran Bretagna.
Tra le americane Margaret Fuller, Harriet Beecher Stowe, Susan Anthony, tutte scrittrici che non solo promuovevano i diritti civili ma scrivevano anche per sensibilizzare sulla causa animalista.
Spicca tra le donne vegetariane il nome di Rosa Parks (1913 – 2005). Si, proprio quella Rosa Parks che rifiutandosi di cedere il suo posto su un autobus in Alabama nel 1955 diede vita alla rivoluzione afroamericana per i diritti civili negli Stati Uniti che porterà avanti per tutta la vita insieme a Martin Luther King.
OGGI
Pare che Tom York, leader dei Radiohead sia diventato vegetariano per fare colpo su una ragazza e scoperti i benefici di questa dieta non sia più tornato indietro fino a diventare completamente vegano.
Tra i musicisti, oltre a Paul McCartney: Morrisey (The Smiths), che pare non voglia che la carne venga venduta nemmeno ai suoi concerti; Moby attivissimo sostenitore della dieta vegana, ha aperto una catena di ristoranti in tutto il mondo nei quali sono banditi i prodotti di origine animale; Prince era vegano; Alanis Morisette grazie all’alimentazione vegan ha sconfitto i disturbi alimentari che la affliggevano; Jared Leto e Joaquin Phoenix entrambi musicisti e attori vegani.
In Italia: Franco Battiato è vegetariano dall’adolescenza; Jovanotti vegetariano da molti anni; Paola Maugeri, convintissima sostenitrice della dieta vegana ha scritto diversi libri e tiene un blog (Rock me Vegan); Red Ronnie sostiene e promuove in ogni occasione pubblica la dieta vegetariana; Tiziano Terzani era vegetariano oltre che animalista; Margherita Hack si definiva vegetariana “dalla nascita”; e naturalmente il professor Umberto Veronesi, promotore della dieta vegetariana per motivi etici, ambientali ma sopratutto per la salute.
Insomma, di certo non si sceglie di passare ad un’alimentazione vegetariana o vegana per emulare un personaggio famoso ma direi che non mancano le testimonianze “famose” relative ai benefici dell’astenersi dal consumare carne e derivati animali sia a livello fisico che emotivo.
Personalmente cercando nella storia del vegetarianesimo ho scoperto tantissime cose che non sapevo, alcune da approfondire, non riportabili in questo breve articolo…
… e ho scoperto che non ho mai ascoltato il contenuto dell’album Meat is murder degli Smiths che pure ho sentito molto spesso:
«Oh… e chi ascolta gli animali piangere?»
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Un pensiero su “NIENTE AMICI CON L’INSALATA”