RISPETTOSA ATTESA (TORNERANNO)

Se torna, c’è stato.

Se torna è andato.

Se torna è tornato.

E se non torna … pazienza!

Ogni relazione sana è un’onda, un continuo andare e tornare, avvicinarsi e allontanarsi, basata sulla libertà e la fiducia che in quell’andare non si permetteranno quegli incidenti che impediscono il ritorno, che chiamiamo tradimenti: fiducia che a quell’andare corrisponderà un ritorno.

Ogni relazione sana è basata sulla fiducia nel ritorno dell’essere amato, perché l’amore lascia ogni momento la libertà di andare, sperimentare, vivere, anzi: la promuove, anche a rischio di compromettere quel ritorno in nome di un benessere superiore altrove.

Quando l’amore non è possesso, ma reciproca promozione della persona amata, al di sopra di ogni cosa, torna, sempre.

Torna diverso, torna cambiato, torna più completo, torna magari innamorato di un’altra persona o di altre cose, ma torna.

Entrare in una relazione di amore autentico è correre il rischio dell’allontanamento, della perdita, dell’abbandono, ma poi infondo due persone che si amano non si perdono del tutto mai, nemmeno quando vorrebbero.

Quando studiavo ci facevano l’esempio dei bambini al parco, che sicuri dello sguardo amorevole della mamma, si allontanano dalla panchina e si avventurano nel mondo, poi tornano, la abbracciano e ripartono, in cerchi sempre più ampi, ma tornano sempre.

Loro sono sicuri come figli di trovarti e tu sei sicura come mamma che torneranno.

Torneranno sempre, torneranno ubriachi persi di notte da adolescenti, torneranno disperati dopo un amore finito, torneranno per chiederti come stanno con quel vestito dopo giorni che non ti parlano, torneranno per un consiglio su un problema di lavoro, torneranno con il pancione a chiederti come diventare mamme e papà …

Torneranno tutti: i figli, i fratelli, gli amici, i compagni, a volte anche i genitori … prima o poi torneranno o almeno questa è la certezza che a volte dobbiamo coltivare per rimanere in vita.

Andarsene spesso è una frase gridata, cattiva, la più cattiva possibile per ferire ed allontanare, una scelta imposta perché non ci separa con, ma sempre da. Andarsene, quasi sempre, è una porta sbattuta.

Riaprire quella porta a volte è una vera impresa, altre volte è un attimo che scorre al rallentatore, è guardarsi di nuovo in faccia come in uno specchio che conosce la tua immagine peggiore, ma ti promette di non rimandartela mai più, se non con amorevolezza ed accettazione.

Torneranno gli amori rubati, gli amici traditi, i sogni mancati, i figli rapiti, i fratelli feriti … sono tutti solo dietro quella maledetta porta sbattuta che non sai come aprire, ma se riesci a restare lì, un giorno troverai il modo o semplicemente si dischiuderà da sola e tu dovrai solo riuscire a sorridere di nuovo, nonostante tutto.

Forse deciderai di non aspettare dietro quella porta ed aprirne altre, restare come andare sono scelte lecite, talvolta doverose verso se stessi.

Comunque si può (si deve?) continuare a vivere tenendo d’occhio le nostre porte chiuse, bussando gentilmente di quando in quando, lasciando un mazzo di fiori di campo, una fetta di torta, una bottiglia di vino, per scoprire se quando ripassiamo non ci sarà più e sapere che l’indifferenza non ha prevalso, che al di là di quella porta c’è ancora un filo di amore che attende … di riallacciarsi alla nostra amorevole, paziente e rispettosa attesa.

ESCHIELE ELABRAZO
Egon Schiele – L’abbraccio

 

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.