Il tatto è per me il senso a più alta intensità emotiva. Sentire con tutto il corpo, è possibile solamente attraverso il tatto.
Ed é l’unico dei 5 sensi che riesce a portarmi fuori da me. Ho bisogno di uno schiaffo, come di una carezza, per potermi mettere in contatto con il mondo di fuori. Perché io vivo prevalentemente e mio malgrado dentro me stessa, nella mia testa: in un turbinio continuo di pensieri, immagini, musiche, parole.
Tutti gli altri sensi mi riportano inesorabilmente al mio universo interiore. Il tatto, mi fa toccare la Vita. Percepire me stessa come reale ed essere vivente. Mi mette in con-tatto con gli altri.
La potenza di un abbraccio.
Farsi male: sentire le ferite passandoci le dita per capire il dolore. Il proprio o quello di qualcun altro.
Misura l’intensità di un sentimento di cui non hai tu il controllo che ti fa tremare le ginocchia, muovere dentro fino alle ossa e battere il cuore. Allo sfiorarsi della pelle. Allo stringersi delle mani…
Un amante, un’amica oppure un figlio. Per il tatto questi dettagli non fanno la differenza. Al tatto non frega niente della provenienza. Dell’appartenenza. Della bellezza. Dell’intelligenza.
E’ un senso ribelle, anticonformista, indipendente ed incontrollabile.
Mi piace, il tatto. Ho un debole per lui. E sospetto che lui abbia un debole per me.