Compiere 40 anni… Il passato aumenta e il futuro diminuisce. Mi sono detta.
E poi arriva una settimana di ferie, a casa. Per fare cosa? Una perdita di tempo, forse.
Senza fare nulla di speciale, di programmato. Senza partire.
Ma questa volta il tempo me lo prendo io. Mi sono detta…
Per capire che il solo tempo che ci rimane è quello che noi ci siamo presi.
Così, senza alcun timore di apparire banale:
Una lunga passeggiata con l’amica d’infanzia in luoghi a noi sole conosciuti, piano.
Studiare con i miei figli e cucinare per loro, lenta.
Una visita ad una persona fra quelle a me più care, voluta e non dovuta.
Mia sorella. Mia madre.
Un libro da leggere. Un pezzo di carta su cui scrivere.
Una mattina con lo sguardo rivolto alla finestra, sorseggiando il mio caffè.
Il tempo scorre. Continua e continuerà a scorrere.
Solo noi possiamo afferrarlo, fermarlo.
Trasformarlo in istanti che vadano oltre all’ovvio e meccanico trascorrere del tempo.
Sarò grata di non essere più giovane, nel mio futuro pieno di istanti.
