Si è da poco concluso a Trento il corso di formazione alla cooperazione e al volontariato internazionale ‘Non muri ma ponti’, organizzato dall’ACCRI e dal CAM. Qualche considerazione sul percorso appena concluso.
Ponti anche quelli che cercavo in me stessa per mettere insieme un filo logico su tante questioni e tematiche: politiche, sociali, ambientali, legate alle risorse alimentari, economiche e finanziarie, specchio del mondo che sta attraversando un momento di grande cambiamento.
Ma anche ponti di introspezione in me stessa, nelle mie personali esigenze di consapevolezza, di voglia di rendersi utili o semplicemente di essere parte attiva di questo cambiamento.
Molte delle mie esigenze e delle mie aspettative hanno trovato ristoro attraverso questo corso.
Nel contempo, inaspettatamente, come spesso accade quando si conoscono le cose soltanto in superficie, nuovi punti di vista e criticità mi sono state esposte da chi (esperti e volontari) investe il proprio tempo o le proprie risorse nei contesti di cooperazione e volontariato internazionale.
Ho scoperto con grande gioia quanto sia forte anche in questa realtà la voglia di evolversi, staccandosi da una logica assistenzialista ormai superata, per abbracciare un modello che veda un maggior coinvolgimento dei soggetti a cui si rivolgono i progetti, che devono essere costruiti partendo dai bisogni esplicitati dai protagonisti, cercando soluzioni attraverso la loro collaborazione e aspirando a raggiungere maggior autonomia.
Attraverso questa esperienza ho potuto elaborare una riflessione più profonda nei confronti di una potenziale esperienza nel volontariato internazionale e sulle motivazioni che mi spingono in questa direzione. Non so se avrò mai l’occasione per vivere in prima persona un’ esperienza da volontaria all’ estero o se troverò l’opportunità di crearmela. Ma, nonostante le criticità emerse ed affrontate, nonostante il momento di generale sfiducia che stiamo vivendo, ho capito che anche da qui si può fare molto; che il bisogno di condivisione e la voglia di spendersi in un progetto che sentiamo vicino ai nostri valori e ideali si può portare avanti anche nella vita di tutti i giorni, con l’impegno e la fatica più grande: riuscire ad essere sempre il più possibile coerenti con noi stessi.