*questo mio pezzo e’ umilissimamente dedicato a Pippo Delbono, che ho avuto opportunità di incontrare per una conversazione pre-spettacolo a Bolzano (Orchidee n.d.r.) la scorsa settimana insieme ad altri spettatori. Il pezzo e’ anche naturalmente frutto di vissuti autobiografici… Le due cose si sono incontrate da se’ – in una di quelle collisioni che sorprendono improvvisamente e, naturalmente, per uno di quegli “strani casi del Destino” …
lasciare andare e’ abbandonarsi ai propri bisogni profondi
seguire il proprio istinto
opporsi a cio’ che non fa per noi: lasciare andare
lasciare andare e’ compiere un atto di fiducia verso noi stessi
credere in cio’ che e’ nelle nostre possibilita’ e non cedere
alla paura – al senso di colpa
tutte cose a cui hanno tentato di educarci bene sin da piccini:
lasciare andare
lasciare andare e’ rinunciare alle sicurezze ed alle aspettative nostre ed altrui
e’ un atto rivoluzionario
una dichiarazione di liberta’ verso un mondo
tristemente pavido ed ipocrita: lasciare andare
lasciare andare e’ non chiedere piu’ ciclicamente scusa
per essere venuti al mondo così come siamo
lasciarsi alle spalle il groviglio di compromessi
che ci hanno consentito sì di ‘andare avanti’ ma di cui spesso -in realta’- scopriamo in cammino non ci importava poi molto: lasciare andare
lasciare andare e’ trovare il modo per ‘amare e basta’
senza impantanarci in relazioni dove inscatolati come sardine
ben presto diventiamo tiepidi surrogati in cattivita’ di sentimenti che pur nascono puri: lasciare andare
lasciare andare e’ mollare le ancore
per salpare su una nave Pirata
alla ricerca del proprio Tesoro: lasciare andare
Lasciare andare Essere
Vivere Viaggiare