Dogma etimologicamente indica il principio fondamentale da considerarsi e vedersi per vero, e perciò non soggetto a discussione.
Attraverso l’installazione artistica dello scultore Rudi Zanotti questo concetto si trasforma in visione rivoluzionaria spingendosi oltre, fino al ribaltamento del significato originario.
Se DOGMA è la Regola, (qui intesa come Potere), l’opera vuole essere rappresentazione anche dell’ Odio racchiuso in essa, di cui l’essere umano contemporaneo è anch’esso al tempo stesso fautore e vittima.
DOGMA diviene quindi il Paradosso, dietro al quale si cela l’idea dell’artista che che in questa società la massa si illuda attraverso l’esaltazione del concetto di Potere di trovare una via per l’affermazione di una propria identità individuale.
Al contempo trova espressione in quest’opera il genuino tentativo dello scultore di stabilire un legame con “l’altro” inteso come essere umano e di riconoscersi come tale (pur rifiutandone l’idea concettualmente) nel tentativo di stabilire un’armonia con esso che sin qui non si è trovata.
Quest’opera è una negazione che si esprime attraverso un’affermazione, dove le linee rette simboleggiano un Sistema che non è soltanto negativo, ma anche distruttivo.
E’ proprio in questa essenzialità quasi primitiva che lo scultore riesce ad affermare un concetto ermetico ed estremamente personale di Libertà.
