Al termine “resilienza” devo essere sincera: preferisco petaloso!
Sarà per via di quanto negli ultimi anni questo termine è inflazionato, abusato e inserito malamente in ogni contesto, perché si sa, quando le parole iniziano a diventare di moda tutti ci si buttan: uffff! la morte della cultura… che brutta cosa!
In ogni caso c’è una sola certezza: viviamo in una società feroce, tutto si è fatto più complesso, i diritti sia nel lavoro che in altri contesti sono stati depauperati a destra e a manca.
Anche da qui in parte nasce questa nuova esigenza dell’essere resilienti.
Su questo tema ho pensato di consigliare un libro: Resisto dunque sono di Pietro Trabucchi.
Pietro Trabucchi è uno psicologo che si occupa di prestazione sportiva, in particolare di discipline di resistenza.
Molto interessante quindi la sua visione della sfida e il superamento degli ostacoli. È un testo che ormai ha qualche anno, ma sviscera le fasi della caduta, e descrive l’impegno e il controllo, la ristrutturazione, la speranza e il miglioramento. Tema centrale è la gestione dello stress.
Un libro prezioso, di quelli da riprendere in mano nei momenti difficili: buona lettura!