Le cose possono funzionare nonostante gli abbinamenti siano i più improbabili? Sembra questo il tema ricorrente di questa tenera commedia che intreccia diversi argomenti delicati come la vecchiaia, l’immigrazione, le differenze di culto e generazionali.
Ayyash, ragazzo musulmano del Sudan, arriva come rifugiato con la madre nell’East End di Londra dopo essere fuggito dalla guerra e aver perso tutto. Si improvvisa spacciatore dato che nessuno è disposto a dargli una possibilità ma anche per fare questo, gli dice il suo boss, è necessario avere un impiego di copertura.
Nat Dayan, vedevo panettiere ebreo porta avanti la panetteria Kosher del padre.
La madre di Ayyash che si occupa delle pulizie nel panificio unisce il destino del figlio e il datore di lavoro alla disperata ricerca di un apprendista.
Una collaborazione improbabile, un rapporto che fra battute e prove di fiducia continua a crescere. Complice anche un piccolo incidente che rende l’impasto alla cannabis del panificio irresistibile e fa ripartire il business di Nat.

I guai sono dietro l’angolo e Ayyash si vede costretto a confidare a Nat il suo segreto. Proprio quando il rapporto fra i due sembrava irrimediabilmente compromesso i due si trovano nuovamente uniti per superare quella che, si dicono, è l’ultima avventura insieme.
Un film divertente che esplora il territorio delle possibilità.