— © 1929 D. H. Lawrence
Ne abbiamo fatto un gran casino dell’Amore.
Dal momento che ne abbiamo fatto un ideale.
Nell’attimo stesso in cui lo giuro ad una donna, una certa donna, per tutta la vita
In quell’ attimo inizio ad odiarla.
Nel momento io dico ad una donna “Ti amo!”
Il mio amore si sminuisce considerevolmente
Nell’attimo in cui l’amore diviene una cosa sottintesa fra noi, e certa
diviene un uovo sodo e freddo
e non è più amore.
L’amore è come un fiore, deve sbocciare e sfiorire;
Se non sfiorisce, non è un fiore
Può essere una stoffa artificiale oppure un fiore sintetico per il cimitero.
Nel momento in cui la mente interferisce con l’amore, o la volontà lo corregge,
O la personalità se ne fa carico come di una caratteristica personale, o l’ego ne prende il possesso
Non è più amore, ma soltanto confusione.
E noi ne abbiamo fatto un gran casino dell’amore,
la mente, la volontà, l’ego
hanno pervertito l’amore.
We’ve made a great mess of love
Since we made an ideal of it.
The moment I swear to love a woman, a certain woman, all my life
That moment I begin to hate her.
The moment I even say to a woman: I love you! —
My love dies down considerably.
The moment love is an understood thing between us, we are sure of it,
It’s a cold egg, it isn’t love any more.
Love is like a flower, it must flower and fade;
If it doesn’t fade, it is not a flower,
It’s either an artificial rag blossom, or an immortelle, for the cemetery.
The moment the mind interferes with love, or the will fixes on it,
Or the personality assumes it as an attribute, or the ego takes possession of it,
It is not love any more, it’s just a mess.
And we’ve made a great mess of love, mind-perverted, will-perverted, ego-perverted love.