Hummus! The movie

Quando mi hanno proposto di partecipare all’evento Hummus! L’assaggio, in programma Sabato 8 Ottobre presso il Teatro San Marco di Trento nell’ambito della 19° edizione del Religion Today Filmfestival ho accettato con molta curiosità.

Dando un rapido sguardo al programma la serata si prospettava davvero particolare: proiezione del film Hummus! The movie e degustazione del piatto vincitore del Best Hummus.

Superata la prima fase di incredulità di fronte alla possibilità di realizzare un docu-film tutto su una pietanza il mio pensiero si è rivolto all’assaggio: Chissà come sarà il “vero” hummus, mi sono detta.

Infatti, seppure relativamente facile da preparare, composto essenzialmente da ceci, aglio, semi di sesamo, olio e limone, questo è un piatto che a mio avviso cambia ogni volta sapore poiché una minima variazione nella proporzione degli ingredienti cambia completamente anche il risultato finale.

D’altra parte per una vegana come me l’ hummus rappresenta un vero salvavita. Uno di quei piatti che trovi un po’ dappertutto, dal ristorante fusion al kebab all’angolo, in tutte le città del mondo e che preparo a casa quando nella mia dispensa trovo solo una lattina di ceci. Quindi ho pensato che dovevo assolutamente saperne di più.

Ad essere sincera mi sono chiesta molto spesso quale fosse l’origine di questa pietanza, ma per pigrizia non ho mai fatto ricerche in merito. All’inizio del film scopro che è proprio questo il punto: lo stesso piatto viene proposto in un’area geograficamente molto vasta e in ogni stato in cui si trova viene sbandierato quale simbolo della cucina nazionale.

Tra Libano e Israele la rivendicazione della paternità del piatto avviene a suon di tonnellate di crema di ceci in una esilarante contesa per ottenere il  Guinnes World Record e anche all’interno dello stato di Israele esistono diverse ricette, segretissime, che rendono difficile stabilire quale possa essere il migliore.

Si raccontano le vite dei tre protagonisti, ubicati in tre diverse città israeliane con tre diverse religioni ma con un unico comune denominatore: la famosa crema di ceci.

Attraverso di esso passa la loro emancipazione, la fede e la ricerca di una vita migliore.  

Commuove particolarmente la storia di Suheila Al-Hindi, una donna musulmana, titolare di un ristorante che serve solo hummus nel cuore della città di Acre. Lavoratrice instancabile che si definisce “sposata all’ hummus” e chiede continuamente “grazie a Dio” mentre parla oggi vanta alle sue dipendenze anche diversi uomini.

Arrivata direttamente da Israele a Trento per far assaggiare il suo pluripremiato piatto in una uggiosa serata autunnale, il suo stare sul palco con lo sguardo fiero mentre tutto il teatro la applaude è un’immagine reale di speranza per tutte le donne.

Nei 70 minuti di questo straordinario documentario sembra davvero che si racconti di una pietanza magica capace di cambiare la vita e far realizzare i desideri. Una ricetta per unire e far sedere alla stessa tavola arabi, ebrei, musulmani, cristiani; uomini e donne; per alleggerire le questioni politico-religiose e condirle con un pizzico di ironia. Perché se da un lato l’origine dell’ hummus è motivo di contesa la sua diffusione ormai mondiale testimonia che questo piatto unisce tutti in fatto di gusti.

“Unisce. Divide. E’ delizioso.” recita il suo slogan.

Uno dei protagonisti del film dice ad un certo punto: “Non credo che l’ hummus mi abbia salvato, ma che Dio attraverso l’ hummus mi abbia portato alla salvezza”.

Che questa ricetta abbia poteri magici mi viene confermato al momento della degustazione. Prevista inizialmente prima delle proiezioni e poi posticipata per permettere di allestire il foyer del teatro, crea subito una grande calca che mi fa decidere di attendere qualche minuto prima di buttarmi nella mischia.

Non appena mi affaccio sospetto di aver fatto la scelta sbagliata in quanto intravedo solo coppette vuote. Mi dirigo allora sgomitando verso gli organizzatori i quali mi confermano: “l’ hummus è finito, ci dispiace”.

Sto tornando a sedere sconsolata, pensando di aver perso un’occasione quasi unica, quando mi sento chiamare da una sconosciuta: “Signorina ne ho trovato un pò, se vuole chiedo un altro cucchiaio e lo dividiamo!”

Inutile dire che quel cucchiaio di hummus era buonissimo!

Ringrazio quindi quella gentile signora e Dio per avermi fatto assaggiare l’ hummus di Suheila.

Per chi volesse approfondire trovate tutte le informazioni relative al film sul sito www.hummusthemovie.com, compresa la ricetta, da provare! 

 

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