Frustrazione è non potersi fermare a metà del salto
pur con l’assoluta certezza, dall’attimo dello stacco, che atterrerai male, malissimo,
ma ormai non puoi farci più niente, solo continuare a saltare e prepararti allo schianto!
Frustrazione è non essere dove vorresti a fare quello che dovresti per te stesso con le persone giuste per te.
Frustrazione: la tortura delle ore che non passano mai occupati in attività inutili o sommersi di parole stupide, le orecchie giuste troppo lontane per le parole che hai bisogno di dire, quell’abbraccio vicino, ma impossibile nel momento in cui ti senti disintegrarti nello spazio tempo, il tuo bambino diventato all’improvviso adolescente che ti volta le spalle e chiude la porta del suo mondo, quel bacio non dato in un attimo che non tornerà più, il tempo che passa ed è irrimediabilmente perduto, le troppe cose mai fatte che non avrai più la possibilità di fare e tutti i te stessi che non hai avuto il coraggio di essere e non sarai mai più.
Frustrazione è il sempre, il mai, il si deve, il non si può… praticamente tutta la vita è una lotta contro la frustrazione; se vince lei diventiamo palline impazzite imbottite di rabbia e depressione.
Ma con la frustrazione, perdere 3 a 1 è già una gran vittoria e quando lo capisci, già l’hai fregata parecchio.
Sai che ti dico? La mia vita non mi assomiglia ancora quanto vorrei, ma è la mia e non sono frustrata, mi capita di sentirmici, allora non mi arrendo, combatto:
dico no, no, no e poi no, a quello che non mi va, sono libera di farlo, perché non dipendo da niente e nessuno; non ci sono si deve e non si deve, solo utile e controproducente; non ci sono sempre o mai, i miei sogni sono intatti, fortissimi, plastici; dico non voglio e VOGLIO, forte e chiaro, costi quel che costi.
L’erba voglio nel mio giardino l’ho piantata eccome e cresce rigogliosa, fertilizzata dalle mie risate.
La frustrazione quando arriva, anche a metà del salto, è solo l’ennesima scommessa: io vedo e rilancio!