La rabbia è fatta per essere ascoltata? E perché?
Perché è un’utile mappa che ci può far capire quali sono nostri confini, quando è il momento di tagliare la corda, ci fa vedere dove siamo stati e quando non ci è piaciuto; ci indica un cammino, a volte ci rivela che stiamo rinascendo e che rinascere fa male.
La rabbia è il propellente che ci spinge in una nuova direzione; è uno strumento, non un padrone! …Ma spesso siamo persone per bene e perciò inghiottiamo la nostra rabbia, come un rospo: la neghiamo, la nascondiamo, mentiamo su di essa, la camuffiamo o la ignoriamo. Insomma facciamo di tutto tranne che ascoltarla. Dimenticando che l’indolenza rassegnata, l’apatia e la disperazione sono i veri nemici.
La rabbia è spesso amica, forse un’amica un po scomoda: poco gentile, ma molto leale, perché ci dirà sempre quando abbiamo ingannato noi stessi e quando siamo stati ingannati.
“Quando nasciamo dentro di noi abbiamo cicloni, foreste in fiamme e comete; quando nasciamo siamo capaci di cantare agli uccelli, leggere le nuvole e vedere il nostro destino nei granelli di sabbia!
…ma poi in parte l’educazione strappa via la magia, ed alla fine veniamo indirizzati su una strada diritta ed angusta, dove ci viene ripetuto costantemente di “comportarci sempre in modo responsabile” …